Sant’Anatolia di Narco

Sant’Anatolia di Narco

Il borgo di Sant’Anatolia di Narco in Valnerina è il primo che i visitatori si troveranno di fronte provenendo da Spoleto. L’Antico Castello sorgeva nei pressi del Fiume Nera, mentre il borgo fu edificato successivamente sul poggio dove si trova tutt’ora. Il centro storico mantiene le caratteristiche di antico borgo fortificato, con mura di cinta, torrioni e tre porte di accesso, una delle quali ancora ben conservata e posta a controllo della strada che risaliva dal Nera.  Il borgo si trova infatti al centro tra le più importanti mete turistiche della Valnerina come la cascata delle Marmore e le città di Norcia e Cascia e dista soltanto pochi minuti da Spoleto.

Il comune di Sant’Anatolia di Narco è ricchissimo di beni culturali: dalla bellissima Abbazia dei Santi Felice e Mauro, alle Chiese affrescate dai più importanti pittori Umbri tra cui Lo Spagna. Mete imperdibili per chi decide di visitare la Valnerina.

Definita città della Canapa il borgo di Sant’Anatolia di Narco ospita il Museo della Canapa all’interno del quale vengono organizzati workshop ed eventi a tema.

Ricca di beni naturali grazie all’estrema vicinanza del Fiume Nera quella di Sant’Anatolia di Narco è una location perfetta per chi voglia passare una giornata immerso nella natura ma anche per chi vuole praticare sport come ciclismo, trekking, pesca sportiva e rafting.

Sant’Anatolia di Narco è quindi il posto ideale per il tuo soggiorno in uno dei migliori agriturismi in Umbria.

Museo della canapa

Museo della canapa

Il Museo della canapa è un luogo di incontro, scambio di pratiche e trasmissione di competenze, in cui il progetto tessile, fulcro dell’esperienza didattica, costruisce opportunità di dialogo tra istituzioni, nuove generazioni e di professionisti museali, detentori della tradizione e apprendisti tessitori.

Attraverso la pratica e la riflessione sulla tessitura produce percorsi di rielaborazione creativa del patrimonio, sperimenta forme di paesaggio legate al ciclo della canapa ed incentiva nuove tecniche e tecnologie.

Gli spazi museali accolgono tracce della cultura materiale, testimonianze multimediali e cenni d’interpretazione; il percorso invita il visitatore a scoprire le relazioni tra gli oggetti, la loro funzione e a decodificarne schemi di azione e di pensiero.

Sant'anatolia di Narco Abbazzia SS Felice e Mauro

Monumenti

Il comune di Sant’Anatolia di Narco è ricchissimo di beni culturali: dalla bellissima Abbazia dei Santi Felice e Mauro, alle Chiese affrescate dai più importanti pittori Umbri tra cui Lo Spagna. Mete imperdibili per chi decide di visitare la Valnerina.

L’Abbazia dei Santi Felice e Mauro, in Val di Narco, spicca per il candore delle sue pietre nella valle umbra. Splendido esempio del romanico umbro, l’Abbazia dei SS. Felice e Mauro, racconta e ricorda le gesta di Mauro e Felice e degli altri monaci ed eremiti giunti dalla Siria sulle montagne dell’Umbria nel VI secolo d.C. La Chiesa fu consacrata nell’aprile del 1194.

La Chiesa di Santa Maria della Grazie, che si trova nei pressi del cimitero comunale di Caso, conosciuta già in passato come edicola campestre a ricordo di un prodigio ivi dipinto e inserito nella chiesa: una Madonna a cavallo apparve ad un fanciullo.

La Chiesa della Madonna delle Grazie si trova presso la porta di levante del castello di Sant`Anatolia di Narco. In origine era un`edicola campestre con affreschi umbri di influsso senese  rappresentanti la Madonna in trono con Bambino ritto benedicente.

La Chiesa di San Michele Arcangelo è situata a Gavelli, castello tardo-medioevale, eretto su di un pendio sovrastato dal Monte Coscerno (m.1684).
L’attuale Chiesa di San Michele è una ricostruzione quattrocentesca di un edificio più antico ed è uno degli esempi più importanti dell’arte religiosa rinascimentale in Valnerina che presenta dipinti dello Spagna.

La Chiesa di San Pietro è di antica origine. Interno seicentesco a una sola navata con tre altari e tele della stessa epoca. Fonte battesimale in pietra del sec. XVII e tabernacolo ligneo dorato del sec. XVI. Nel 1603 fu pubblicata un’iscrizione sepolcrale in versi, di età cristiana, qui rinvenuta.

La Chiesa di Santa Cristina si trova nei pressi di Caso, sull’antica mulattiera per Gavelli. La ricca decorazione a fresco del piccolo ed elegante edificio romanico è interessante per per la presenza di artisti largamente impiegati in Umbria tra i quali lo Spagna.

Borghi

Il borgo di Caso sorge sulle pendici del monte Coscerno a 730m s.l.m.
Il castello di Caso risale all’epoca dei Longobardi, già feudo imperiale del duca di Spoleto Konrad Von Urslingen.
Il borgo è oggi composto da due nuclei: il primo, conserva ancora una parte delle mura di cinta, una delle porte di accesso ed altri elementi tipicamente medievali, come archi, sottopassi e portali in pietra. L‘altro nucleo, cresciuto fuori le mura attorno alla Chiesa di Santa Maria, è costituito da edifici prevalentemente destinati ad uso agricolo.

Originariamente insediamento eremitico, Castel San Felice fu realizzato a guardia del vicino ponte sul Nera. Il borgo conserva ancora oggi la struttura medievale e la forma ellittica, dovuta alla sua collocazione sulla cima del colle, attraversata da antiche vie e ripide scale tipiche dell’architettura del tempo.Al di sotto del castello, un ampio prato ospita l’Abbazia dei Santi Felice e Mauro, immersa nel verde umbro della Valnerina è un luogo da non perdere per il suo valore spirituale ed artistico.

Eretto su un pendio sovrastato dalle balze del monte Coscerno, il castello tardo medievale di Gavelli appare ancora oggi, a chi sale dal fondovalle del fiume Nera, un luogo quasi inaccessibile. Costruito a guardia del passo montano che collega l’altopiano del fiume Corno, Monteleone di Spoleto e  la Valle del Nera. La struttura è quella tipica del castello di pendio di cui sono ancora visibili, sulla sommità, i resti del cassero (la castellina) e una delle antiche porte di accesso.

Su di un poggio, ad un’altitudine di 328 m s.l.m. e poco distante dall’Abbazia dei Santi Felice e Mauro, sorge il borgo di Sant’Anatolia di Narco.
Il borgo fu edificato alla fine del XII secolo sull’antico castello di Narco, distrutto da Spoleto e in seguito intitolato alla Santa. La cinta muraria presenta una pianta a forma ellittica in cui si aprivano tre porte. Oggi resta solo una porta sormontata da un alto campanile con orologio.

Il toponimo di Grotti sembra derivare dalla morfologia del territorio ricco di grotte ed anfratti naturali nel passato utilizzati come siti eremitici. L’abitato sorto, probabilmente nel X secolo, è diviso dalla vecchia Strada Provinciale per Spoleto in due nuclei in cui si individuano i resti di una torre e di mura.

River Music Fest Sant'Anatolia di Narco

Eventi

Il River Music Fest si svolge nell’arco di tre giornate, presso l’Area Verde dell’Abbazia di Castel San Felice, magistralmente ristrutturata agli inizi degli anni 2000, luogo di alto prestigio culturale e mistico. Il River Music Fest si propone l’obiettivo di comunicare attraverso la musica un messaggio di solidarietà, pace e conoscenza. Il logo del River Music Fest diventa così un’evoluzione simbolica della scultura della leggenda dell’uccisione del drago, scolpita a rilievo nel fregio sottostante il rosone della facciata che vede il santo tagliare la testa allo stesso con un ascia. La chitarra prende il posto dell’ascia per simboleggiare un impegno di natura etica e culturale legato alla forza della musica.

Primavera in Valnerina: l’evento fieristico si svolge presso il complesso medioevale dell’Abbazia di San Felice in Val di Narco. L’ampliato parco dell’Abbazia sarà allestito con oltre 50 stands di espositori /produttori di piante insolite, officinali, pelargoni, peonie, rose, orchidee, camelie,fruttiferi, ortive, piante rare e zafferano, fornitori di servizi per il verde e macchine da giardino. Inoltre saranno presenti piccoli artigiani locali.

Attività

Mountain bike

Da Scheggino a Sant’Anatolia Partendo da Scheggino lungo l’antico fiume Nahar, si raggiunge il Museo della Canapa. Tutto questo passando per uno degli scenari più sorprendenti della Valnerina: vecchi casolari, muretti a secco, vigne maritate e colture accompagnano costantemente il visitatore lungo questa che, sin dall’epoca medievale, ha rappresentato una delle più importanti arterie di comunicazione.

L`Ex Ferrovia Spoleto-Norcia – Oggi non più in uso, il Ministero dei Trasporti ne decretò la dismissione nel 1968, rimane possibile ripercorrere a piedi o in mountain bike gran parte del suo tracciato. E’ un percorso affascinante in ogni suo angolo, con la rigogliosa vegetazione ripariale dell’angusto fondovalle che si contrappone, dal punto di vista cromatico, ai lecceti dei versanti rocciosi scoscesi ed impervi.

Risalendo lungo le sponde verdeggianti della Valle del Fiume Nera si raggiunge l’Abbazia dei Santi Felice e Mauro, uno dei primi insediamenti degli eremiti siriani in Valnerina. Il percorso coincide in parte con il sentiero degli eremiti.  Lungo tutto il cammino si è costantemente paralleli al fiume Nera  e alle aree in cui, dal Medioevo fino ai primi del ‘900, avveniva la coltivazione della canapa passando anche per la misteriosa “Grotta del drago”.

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Trekking

Piano delle Melette – La passeggiata coincide in parte con il sentiero della transumanza e la strada delle ferriere. Il Piano delle Melette è al centro di un scenario unico: le “Muraglie” del Monte di Civitella (1.565 m slm) a sud e le scoscese “Balze” del Monte Coscerno (1.684 m slm) a nord-est.

Lago di Gavelli e le sue faggete – Lo specchio d’acqua è uno dei pochi stagni naturali montani dell’Umbria, l’unico a quota 1.126 mslm. L’area è attrezzata con un punto di ristoro e giochi per bambini. Da qui, si possono percorrere diversi sentieri che consentono di scoprire le imponenti faggete del luogo.

L’ Oasi naturalistica dei Monti Coscerno ed Aspra presenta una fauna che è tra le più ricche dell’intero territorio regionale e di tutto l’Appennino centrale. Tre in particolare sono le “bestie selvagge” che la caratterizzano da sempre: l’Aquila reale, il Lupo e la Coturnice appenninica.

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Pesca sportiva

Per tutti gli appassionati di pesca, il Comune di Sant’Anatolia di Narco offre un territorio ricco di corsi d’acqua di particolare pregio naturalistico. L’estrema vicinanza con il Fiume Nera rende Sant’Anatolia di Narco uno degli ambienti più interessanti, suggestivi e degni di nota della Valnerina.

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Rafting

Divertenti discese fluviali guidate sul fiume Nera in Umbria. Un’avventura che non richiede speciali capacità o conoscenze ed è adatta a tutti, bambini, ragazzi e adulti.  Una full immersion nella natura incontaminata, tra gallerie formate dagli alberi ed aironi che spiccano il volo.

Informazioni Turistiche

Ufficio Informazioni Turistiche

Piazza G. Marconi, 1

06040 Sant’Anatolia di Narco (PG)

Tel: 0743 613149

Per maggiori info:

www.comunesantanatolia.it

www.santanatoliadinarco.com

www.museodellacanapa.it

www.lavalnerina.it

Mappa



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